Il 10 settembre, nel quadro delle attività promosse dalla diocesi dal 1° settembre (Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato) al 4 ottobre (festività di San Francesco, patrono dell’ecologia), si è svolta a Colleameno un’iniziativa di riflessione e di preghiera sui temi della difesa e della cura dell’ambiente. L’organizzazione dell’evento ha visto la collaborazione di tante realtà ecclesiali, a cominciare dagli Uffici Pastorali diocesani (Caritas, Uffici per i problemi sociali e del lavoro, per la Pastorale Giovanile, per l’ecumenismo) e dalle comunità cristiane appartenenti a diverse confessioni presenti sul nostro territorio (protestanti e ortodosse). Quest’anno il tema suggerito da Papa Francesco è dedicato a quanti vivono in mare e grazie al mare. Un tema molto caro ai nostri territori, affacciati sul Mare Adriatico, luogo di incontro tra popolazioni e culture diverse, ricco di storia, porta aperta verso l’oriente.
A causa delle restrizioni imposte dal Covid-19 l’evento si è svolto principalmente via webinar a cui hanno partecipato diverse diocesi italiane, sul tema: “Il mare bene comune. Tempo del Creato, Tempo di ristoro” con interventi di Tebaldo Vinciguerra – Dicastero Vaticano per il Servizio per la Promozione dello Sviluppo Umano Integrale, don Bruno Bignami – Direttore UNPSL e Delegato Apostolato del Mare della CEI. Sono seguite alcune testimonianze proposte dall’Equipe giovani JP (gruppo di animatori di comunità̀ del Progetto Policoro, in collegamento via web da Acireale, Napoli, Otranto, Ancona, Gaeta, impegnati sui territori diocesani per rilanciare le attività̀ di Giustizia e Pace Europa in azioni legate alla pastorale sociale e del lavoro, giustizia, pace e cura del creato. Le testimonianze hanno proposto esperienze interessanti di come è possibile costruire un rapporto corretto e rispettoso con il mare, capace di garantire sostentamento restituendo la bellezza e la spiritualità a quanti lo rispettano.
Tra i tanti e interessanti spunti di riflessione emersi durante l’incontro ci piace ricordare l’immagine proposta da Tebaldo Vinciguerra che ci ha invitato a riscoprire il valore religioso dell’acqua, a contemplare le onde del mare, incessanti, perenni, straordinarie nella loro bellezza, come un simbolo della presenza di Dio che da sempre, incessantemente, accompagnano l’uomo nel suo cammino verso la riva, porto sicuro dell’esistenza.
L’iniziativa si è conclusa con un momento intenso di preghiera ecumenica condotta da Mons. Angelo Spina Arcivescovo di Ancona-Osimo – Predicatrice Greetje Van De Veer Chiesa Metodista – Prete Ionel Barbarasa Chiesa Ortodossa Romena – Pastore Gionatan Breci e Pastore Michele Abiusi Chiesa avventista.
Un’occasione per riaffermare l’importanza, anche per la vita della fede, della cura del creato in tutte le sue implicazioni culturali, economiche e sociali, per l’affermazione di un modello di sviluppo umano equo, sostenibile e inclusivo.
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